Come insonorizzare locali commerciali e pubblici: soluzioni pratiche ed estetiche
Nei locali commerciali e pubblici il problema del rumore può manifestarsi in molte forme, creando disagi sia a chi frequenta gli spazi sia a chi si trova all’esterno.
Ad esempio, nei bar o ristoranti la musica ad alto volume e le conversazioni ravvicinate possono generare riverberi fastidiosi che compromettono il comfort acustico dei clienti e degli operatori; nelle palestre o nei centri fitness l’allenamento con musica e attrezzature meccaniche produce livelli sonori elevati che possono risultare stressanti o dannosi senza un’adeguata insonorizzazione.
All’esterno, se localizzati in aree residenziali, i locali pubblici rumorosi possono disturbare la quiete dei vicini, generando conflitti e segnalazioni ai comuni. Anche gli uffici open space o i negozi con spazi ampi e superfici dure devono affrontare problemi di un eccessivo riverbero che riduce la chiarezza delle comunicazioni e la produttività.
Questi esempi mostrano quanto sia importante gestire l’acustica spazi commerciali efficacemente per garantire benessere e rispetto ambientale. Non a caso la materia è trattata anche da una normativa ad hoc.
In questo articolo approfondiremo il contenuto della normativa e forniremo alcune soluzioni per risolvere il problema.

Normativa sull’insonorizzazione locali pubblici e commerciali
In Italia la legge principale che regola l’inquinamento acustico e quindi l’isolamento dei locali commerciali e pubblici è la Legge quadro 26 ottobre 1995, n. 447 (legge quadro sull’inquinamento acustico), integrata da vari decreti attuativi. Questa legge impone che chi non usufruisce del locale e ne subisce i rumori non debba comunque essere esposto a livelli rumorosi che superino i limiti di legge.
Il D.P.C.M. 5 dicembre 1997 stabilisce i requisiti acustici passivi degli edifici e i limiti massimi di rumorosità ammissibili nelle varie zone territoriali, ad esempio 45 dB di giorno e 35 dB di notte per il rumore esterno imputabile a strutture commerciali.
Inoltre, il D.P.C.M. 1 marzo 1991 definisce i limiti massimi del suono in base alla zonizzazione acustica. Per aprire o modificare un’attività rumorosa è obbligatorio effettuare una valutazione di impatto acustico, da presentare all’ente comunale. Le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale) svolgono controlli e possono imporre misure correttive in caso di superamento dei limiti.
Anche per questo motivo, quando si apre o si gestisce un locale, è fondamentale prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare problemi di tipo acustico.
Come insonorizzare un locale: dalle soluzioni più invasive a quelle più pratiche
Ci sono diverse soluzioni per l’insonorizzazione locali commerciali e pubblici: alcune sono più invasive e strutturali, altre, come nel caso dei pannelli fonoassorbenti, più pratiche e veloci da attuare. Ecco un dettaglio sui principali interventi possibili.
- Soluzioni strutturali invasive, come la costruzione di doppie pareti fonoisolanti o il rifacimento di soffitti con materiali specifici, offrono un isolamento completo ma sono costose, complesse e richiedono lunghi tempi di lavoro. Questi interventi sono indispensabili in casi di attività molto rumorose, ma non sempre sostenibili per locali in attività.
- Serramenti e vetrate speciali aumentano l’isolamento acustico esterno e sono molto utili per bar e ristoranti posizionati in zone particolarmente trafficate.
- I pannelli fonoassorbenti, pur non risolvendo da soli il problema, sono un valido aiuto per garantire il comfort dopo l’intervento di fonoisolamento, in quanto permettono di ridurre il riverbero che si viene a creare: in un locale molto isolato acusticamente, infatti, tende a svilupparsi un alto grado di riverbero, in quanto l’energia sonora non trova vie d’uscita e rimane imprigionata all’interno. I pannelli fonoassorbenti agiscono proprio su questo aspetto.
LvB propone soluzioni per ogni tipologia di locale, dandoti consigli su come valorizzare al meglio ogni ambiente sia dal punto di vista del comfort acustico sia dello stile.

Vantaggi funzionali ed estetici dei pannelli fonoassorbenti: tre esempi concreti
I pannelli fonoassorbenti si pongono come la soluzione ideale per diversi tipi di locali, in particolare per quegli ambienti in cui sia necessario prestare attenzione anche alla resa estetica degli interventi effettuati. Grazie all’ampia possibilità di personalizzazione, infatti, i pannelli acustici possono adattarsi facilmente allo stile di ogni locale, diventando dei veri e propri elementi d’arredo. Vediamo qualche esempio concreto.
Ristoranti, pizzerie e bar
In questi locali i pannelli fonoassorbenti riducono il rumore prodotto dalle conversazioni e rendono più chiaro il suono della musica, evitando che il riverbero generi un effetto “confusione sonora”. Possono essere installati dietro al bancone, nelle aree dove si concentra la clientela o vicino agli impianti audio, e scelti in finiture che si integrano con l’arredo. Ciò aiuta a creare un’atmosfera piacevole che invita a sostare più a lungo.
Palestre e centri fitness
Qui i pannelli fonoassorbenti applicati a pareti e soffitti permettono di contenere il riverbero del suono e di modulare l’acustica per favorire una pratica sportiva più confortevole. Inoltre la scelta di pannelli resistenti e facilmente pulibili è funzionale per questa tipologia di ambienti.
Uffici open space
La privacy acustica è spesso compromessa in spazi aperti, dove le conversazioni si sovrappongono e distraggono. I pannelli fonoassorbenti da scrivania possono essere utilizzati come separatori per migliorare la concentrazione, ridurre lo stress da rumore e aumentare la produttività. Anche i pannelli da parete aiutano ad aumentare il comfort acustico e, se personalizzati con il logo e i colori dell’azienda, diventano un prezioso elemento per affermare l’identità aziendale. Si possono inoltre scegliere soluzioni mobili, freestanding o modulari, adattabili a diverse esigenze di spazio.
C.A.M.: i criteri ambientali minimi per i materiali acustici nei locali pubblici
LvB propone pannelli per i locali pubblici e commerciali che rispondono ai Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.), i requisiti obbligatori per l’utilizzo di materiali e prodotti negli edifici pubblici, volti a ridurre l’impatto ambientale e garantire qualità e sicurezza.
Il DM 23 giugno 2022 (ultimo aggiornamento CAM) include specifiche sui requisiti acustici da rispettare, stabilendo valori minimi di fonoisolamento per pareti, facciate e superfici orizzontali e limiti di emissioni sonore degli impianti.
Per i pannelli fonoassorbenti destinati a locali pubblici sono richiesti materiali con bassa emissione di sostanze nocive, durata nel tempo e capacità di assorbimento acustico comprovata. Questi criteri garantiscono ambienti più salubri, sostenibili e confortevoli, in linea con le normative in ambito pubblico.
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